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Museo Diffuso: Passeggiata dal Colosseo al Campidoglio

Museo Diffuso passeggiata scientifica dal Colosseo al Campidoglio

STOP 4 L'alta Torre dei Conti del 900 d.C. un tempo raggiungeva 60 m ora appena 29 m, anche la Torre risentì del terremoto del 1349 a causa dei terreni incoerenti su cui poggia che hanno amplificato l'arrivo delle onde sismiche.

STOP 8 La nostra passeggiata scientifica si conclude sulla via della Consolazione, in corrispondenza del geosito della Rupe Tarpea http://www.sigeaweb.it/documenti/geositi_roma.pdf dove dal basso verso l'alto si possono riconoscere le formazioni geologiche de: l'Unità del Palatino costituita da tufo pisolitico grigio con riconoscibili numerosi litici, l'Unità di Casale del Cavaliere un flusso cineritico vulcanico delimitato da due superfici di paleo-suolo e, a chiudere verso l'alto, il Tufo Lionato che abbiamo già incontrato precedentemente. Prima di avviarci verso casa ci viene in mente la famosa frase del principe Miškin ne "L'idiota" di Dostoevskij "La bellezza salverà il mondo" già, pensiamo, ma chi salverà la bellezza? Lo dobbiamo fare noi con la conoscenza del nostro territorio, dei fenomeni naturali che lo caratterizzano e del nostro patrimonio culturale, solo con una conoscenza approfondita sapremo rispettivamente apprezzarlo, conviverci bene e salvaguardarlo. Grazie per la tua compagnia! Bibliografia e Sitografia : AA.VV. " Marmi antichi" De Luca Editori d'Arte (2004) AA.VV. "I sette colli Guida Geologica a una Roma mai vista" ed. R. Cortina (2006) PAROTTO M. " Evoluzione paleogeografica dell'area romana: una breve sintesi" Estr. da La Geologia di Roma dal centro storico alla periferia pp.25-38 Memorie descrittive della carta geologica d'Italia Vol. LXXX Ed. SELCA Firenze (2008) http://www.italithos.uniroma3.it (2000) http://www.sigeaweb.it/documenti/geositi_roma.pdf (2014) Ringraziamenti Particolari al prof. Francesco Grossi e a tutti gli attori del Museo Diffuso

STOP 2 Tutto intorno al Colosseo sono visibili a terra i basoli di lava leucititica dei colli albani (250.000 anni fa), consumati dal passaggio delle ruote dei carri dei romani. Nel 1349 il Colosseo risentì di un terremoto disastroso poiché il terreno sottostante in parte costituito da sabbie alluvionali, provocò quello che i sismologi definiscono "effetto di sito" che ne ha determinato l'amplificazione delle onde sismiche.

STOP 3 Arco di Costantino del 300 d.C e la Meta sudans un pozzo, alimentato da un acquifero situato nei livelli pre vulcanici a sabbia e conglomerato, inaugurato insieme al Colosseo, che testimonia come Roma sia tra poche fortunate città europee ricche d'acqua potabile. Nell'arco di Costantino sono ancora visibili i capitelli di marmo Cipollino dell'Eubea e medaglioni di Porfido rosso antico. .http://www.italithos.uniroma3.it

STOP 5 Percorriamo la Via dei Fori Imperiali opera antropica, costruita durante il periodo del fascismo per collegare il Campidoglio con il Colosseo. Ce lo testimonia una foto del passato dove ancora si riconoscono le case poi demolite. Sulla Via dei Fori prima di arrivare alla colonna Traianea ci imbattiamo in una colonna che, trovandosi sul piano stradale, ce ne consente una attenta osservazione. La colonna è fatta di granito del Foro, tuttavia l'abbondanza e l' orientamento dei minerali femici, visibile se ci poniamo ad una certa distanza dalla colonna, ci fa intuire che non si tratta di granito, bensì di una tonalite .http://www.italithos.uniroma3.it Poco lontano si erge la colonna Traianea, una delle colonne centenarie di Roma, costruita con lo splendido marmo bianco di Carrara, che poggiando su un terreno litoide non ha affatto risentito del terremoto del 1349, come è invece accaduto ad un'altra colonna famosa, quella posta a piazza colonna la colonna aureliana dove, le figure dei bassorilievi scolpite sui diversi rocchi, risultano ruotate.

Un po' di musica prima di iniziare la tua passeggiata virtuale, clicca qui https://youtu.be/S2Hh6YayzqY STOP 1 Circa 800.000 anni fa la zona su cui sarebbe sorta la città di Roma, era costituita da colli e valli fluviali. Successivamente, due intense eruzioni vulcaniche di natura esplosiva, il distretto Sabatino a nord ovest e il distretto dei Colli Albani a sud est, sconvolsero l'area determinandone l'attuale geomorfologia su cui poi, molto più tardi, nel 79 d.C. sarebbe sorto il Colosseo. I romani lo costruirono su una roccia solida detta sperone, formata da scorie vulcaniche solidificate. Il Colosseo è invece fatto da travertino roccia sedimentaria di precipitazione chimica. Sono riconoscibili anche il marmo Cipollino dell'Eubea, il granito di Assuan ed il marmo di Proconneso.http://www.italithos.uniroma3.it

STOP 7 Siamo sulla Piazza del Campidoglio, uno dei 7 colli di Roma, la statua della dea Roma ha una veste di porfido rosso antico.http://italithos.uniroma3.it

STOP 6 Ci incamminiamo alla volta della Rupe Tarpea http://www.sigeaweb.it/documenti/geositi_roma.pdf incontrando il tufo giallo lionato, un tufo litoide caratteristico per la sua colorazione rossiccia ( dovuta alla presenza di ossidi di ferro), come la criniera di un leone, riconoscibile lungo la scalinata che ci porta alla piazza del Campidoglio. In figura è visibile il passaggio litologico tra il tufo giallo a sinistra ed una successiva roccia vulcano-clastica più friabile.